L’iniziazione

testo di S.S. Karmapa Trinley Thaye Dorje

Il Buddha Shakyamuni guidò i suoi discepoli sulla base delle loro capacità. Uno dei modi per guidarli consiste nei metodi dei Tantra buddhisti, cioè il Vajrayana. Sono considerati come il punto culminante dei metodi buddhisti e fanno parte del Buddhismo mahayana. Questi insegnamenti si possono classificare in diversi modi. In generale sono distinti così: Kriya-tantra, Carya-tantra, Yoga-tantra e Anuttarayoga-tantra. Ogni Tantra ha varie suddivisioni, con i propri potenziamenti, ovvero iniziazioni, e modi di praticare.

I potenziamenti, o iniziazioni, svolgono un ruolo essenziale, in quanto rendono possibile la pratica vajrayana. La pratica consiste in due stadi principali, associati agli yidam (aspetti del Buddha), in cui gli yidam sono le diverse espressioni di buddha, lo stato illuminato. I due stadi sono lo stadio di generazione e lo stadio di completamento. Nello stadio di generazione, il praticante genera il mondo del Sambhogakaya. Negli stadi di completamento, il praticante completa la sua comprensione della realtà ultima, cioè del Dharmakaya.

Tramite questi due stadi il praticante mira a superare tutte le tendenze che lo intrappolano nell’esistenza ciclica. Applicando la pratica basata sull’iniziazione, la pratica dei Tantra buddhisti, il praticante aspira a ottenere la libertà dagli schemi mentali che altrimenti gli fanno vivere una vita samsarica facendolo passare attraverso la morte verso una rinascita successiva ecc. Una sottocategoria dell’iniziazione è il permesso susseguente, che in molti casi è trasmesso ai discepoli pubblicamente. Permette loro di intraprendere il tipo corrispondente di pratica meditativa, come, per esempio, quella di Avalokiteshvara (Chenresig).

Le iniziazioni appartengono al livello vajrayana degli insegnamenti del Buddha. In Occidente, spesso il Vajrayana è identificato semplicemente con il Buddhismo tibetano. Il Vajrayana consiste in metodi altamente efficaci che vengono praticati e basati su altri insegnamenti del Buddha; sono una parte del Buddhismo mahayana. Le iniziazioni sono la “porta’’ necessaria attraverso cui il praticante entra nella pratica del Vajrayana.

Essenzialmente, il fine di queste iniziazioni è di guidare il praticante verso una comprensione profonda della natura della sua mente, la natura della realtà. Procedendo da questo impulso iniziale, il praticante continua ad approfondire la sua comprensione per mezzo di una pratica costante. Nel corso dell’aspetto esterno, rituale, dell’iniziazione, il maestro vajrayana recita il testo prescritto, accompagnando la meditazione con gli strumenti rituali. Usa anche degli oggetti simbolici, come il vaso e varie immagini. Il maestro vajrayana alla fine tocca i praticanti con questi oggetti, per mostrare che le parti individuali che costituiscono l’iniziazione sono state effettivamente trasmesse.

Dopo avere ricevuto l’iniziazione è essenziale mantenere i samaya (impegni) che le sono associati. In effetti, praticare il Vajrayana significa coltivare questi impegni per mezzo di una pratica costante.