trascrizione di un insegnamento di Shamar Rinpoche, Washington DC, primavera 2004
Oggi vi darò istruzioni sulla natura della mente che vi saranno utili per la meditazione. Inoltre vi spiegherò i motivi per cui praticare shamatha, la meditazione di calma mentale. Per meditare, prima vi serve una certa comprensione della vostra mente. I nostri concetti normali riguardo alla mente, che in realtà non sono esatti, possono disturbare la meditazione. Quindi è molto importante avere una giusta comprensione della natura della mente.
In generale, oggi si vede la mente da una prospettiva scientifica. Forse si tende a identificare la mente, che è un processo, con il cervello, che è un organo fisico. In questo caso, è facile vedere la mente come un insieme di nervi che trasmettono ed elaborano segnali elettronici, come un computer di carne. Devo dirvi che se la mente funzionasse in questo modo, non ci sarebbe nessun bisogno di meditare. In effetti, con una mente così, non potreste meditare affatto. Comunque, per i buddhisti la mente non è questo. In termini buddhisti, diciamo che la mente è chiara. Qui, chiarezza significa che la mente può capire se stessa. Possiamo capire le cose perché la vera natura della mente è la comprensione di se stessa. Altrimenti non potremmo imparare niente. Imparare, in senso buddhista, vuol dire ottenere la comprensione di sé.
Ogni conoscenza concettuale ci giunge sotto forma di immagini mentali. Gli oggetti fisici che comprendiamo, di per sé non sono della stessa materia della nostra mente. Gli oggetti fisici hanno atomi, la mente no. Questo li rende diversi dalla mente.
La mente in sé non è fatta di atomi. Perciò la mente ha una sua natura propria, separata dagli oggetti fisici. Se ci ragionate, significa che in realtà non c’è un contatto tra la mente e la materia. Quando si sa che gli oggetti sono solo riflessi nella mente, allora si capisce che ciò che la mente comprende non sono gli oggetti in se stessi, ma soltanto immagini o raffigurazioni. Per mezzo di questa concezione della mente potete avvicinarvi all’idea, più difficile, che la natura della mente è definita dalla comprensione di se stessa e dalla realizzazione di se stessa. In ogni momento la mente lavora, si muove. La mente non è una cosa fissa con una certa permanenza, ma un processo, un vero e proprio flusso mentale. Così, mentre passano nella mente, i pensieri di per se stessi assicurano la continuità della mente. Se la mente rimanesse sempre su un pensiero solo, si bloccherebbe. Si congelerebbe. Ma siccome la mente è sempre in movimento, poiché è dinamica, allora si può percepire il mondo esterno attraverso dati sensoriali che cambiano in continuazione. Si può vedere, udire e percepire. Per esempio, potremmo paragonare il flusso della mente al leggere velocemente una serie di parole. Ogni parola è connessa a un pensiero. L’unico modo per capire una serie di pensieri è il fatto che la mente non è un’entità fissa, immutabile. Se la mente non fosse dinamica, si bloccherebbe sulla “a’’ e non riuscirebbe mai a passare alla “b’’. perciò, in ogni momento la mente si muove, passa oltre la sua posizione precedente. Quando siamo completamente risvegliati, la mente è libera dall’oggetto a cui si collega per mezzo dei pensieri, delle percezioni e delle sensazioni. La mente non è ostruita. Non si può avere né un pensiero singolo, né molti pensieri. La mente non esiste in modo sostanziale. La mente non è più ignorante o stupida nel senso più profondo. Ma dobbiamo capire che l’auto-realizzazione non è come essere in coma. Invece, c’è la chiarezza e la forza. La mente auto-realizzata è libera dall’influenza dei fenomeni. È una mente libera da qualsiasi bisogno di occupare se stessa, ora è una mente indipendente.
Questa, potremmo dire, è la buona mente, la mente non-dualistica. E’ chiaro che questo tipo di mente non è facile da ottenere. Le nostre abitudini sono forti e la mente non realizzata si lascia facilmente trascinare via dal flusso dei pensieri. Se esaminate la vostra mente, lo capirete. La mente non esiste come sostanza tangibile, non è una cosa che esiste fisicamente. La mente non è limitata da nessuna misura, nessuna forma, nessun colore. È illimitata e spaziosa. Quando realizzate uno stato mentale aperto e riuscite a mantenerlo stabile, allora potete sviluppare questo stato senza limiti. Si può chiamare questo stato “mente illuminata’’, ma l’Illuminazione è difficile da realizzare. Potete essere capaci di realizzare questo stato mentale per mezzo dell’esame o dell’analisi. Ma la vostra mente non rimane in questo stato a lungo. Scompare presto a causa delle abitudini mentali. Parlo in primo luogo dell’abitudine mentale della confusione e agitazione. L’abitudine dell’agitazione è molto, molto forte. La nostra mente e quella di tutti gli esseri viventi non è altro che inquietudine. Mentre la natura fondamentale della nostra mente è chiara e illimitata, la nostra mente attuale è inquieta, perché l’agitazione è un’abitudine mentale. Quindi la meditazione è l’antidoto naturale. Esistono tecniche di meditazione organizzate in maniera sistematica per risolvere il problema dell’agitazione mentale. In altre parole, dobbiamo allenare la mente. Ora la nostra mente è incontrollata e agitata, come un uragano confuso. Per realizzare il nostro pieno potenziale, dobbiamo domare la nostra mente. E le buone notizie sono che possiamo usare la mente per domare se stessa. Dobbiamo sviluppare abitudini mentali nuove. Tra i veri tipi di metodi utilizzati per domare la mente, uno dei più potenti viene insegnato nei centri Bodhi Path: è la pratica della meditazione shamatha. Dovreste concentrarvi sul praticare moltissimo shamatha.
Shamatha è il mezzo migliore per pacificare la mente. Vi aiuterà a sviluppare l’abitudine della concentrazione mentale e a impedire alla mente di vagare. E se ogni tanto riuscite a ricordarvi del concetto della mente che abbiamo appena spiegato, sarete capaci di meditare meglio. Se dimenticate che la vera natura della vostra mente è calma, pacifica e radiosa, potreste creare uno stress inutile nella vostra meditazione. Potreste cercare di costringere la mente a restare concentrata. Questo vi rende tesi e impedisce di fare progressi. Rilassatevi e mediterete meglio. Come ho spiegato prima, la mente è molto spaziosa. Mentre vi concentrate, occorre essere rilassati. È molto più facile concentrarsi se non si è tesi. In qualsiasi cosa facciate, per esempio se nuotate, non ci riuscite bene se siete troppo tesi. Mentre meditate dovreste essere rilassati. Otterrete migliori risultati se avete un concetto corretto della mente e poi applicate il metodo di shamatha.
All’inizio, la meditazione shamatha è molto utile. Ma non mettetevi sotto pressione, avrete bisogno di pazienza per abituarvi a questa pratica. Ricordate, la meditazione è qualcosa che potete fare qui e ora per trovare la pace mentale. Tutti cercano la pace mentale, e la meditazione è il modo per trovarla. Perché vi serve la pazienza? Se non siete pazienti, non continuerete a praticare una volta che avete cominciato, e così non andrete da nessuna parte. I risultati sono proporzionati all’impegno che ci mettete. Se non meditate, non ottenete niente. Quindi siate pazienti.
Oggi, in generale, la gente lavora molto e non ha la possibilità di sedersi a meditare ogni volta che è nello stato d’animo adatto. Per questo, almeno all’inizio, di solito è utile fissare un orario durante il giorno dedicato alla pratica della meditazione, sia la mattina presto, o la sera, o dopo il lavoro, quando potete stare da soli in un posto tranquillo e quieto.
Comunque, una volta imparato a meditare bene, si può meditare ovunque. Si può fissare un orario specifico per meditare, ma se meditate ogni volta che avete del tempo libero, vi abituerete in fretta. Mentre siete in ufficio, se c’è un po’ di tempo disponibile per praticare un po’ di meditazione, magari alla fine della pausa pranzo, perché non farlo? Dovunque siate, praticate un po’ di meditazione.
Spesso i maestri di meditazione consigliano ai loro allievi di essere come una mucca che mangia l’erba; come la mucca mastica continuamente ruminando senza pensarci, così noi dovremmo sviluppare l’abitudine di meditare continuamente, quasi automaticamente. Ogni volta che potete, meditate in questo modo. Così diventerà veramente parte della vostra vita quotidiana.
Quando cominciate a meditare, potreste aver bisogno di concentrare la mente usando un oggetto esterno. Non dev’essere necessariamente un oggetto concreto – l’”oggetto’’ di meditazione più comune è il respiro – ma dev’essere qualcosa di semplice e fermo. Se è in movimento, allora dev’essere qualcosa di ripetitivo, come il respiro. Una buona pratica è quella di contare 21 inspirazioni ed espirazioni, poi riposare la mente lasciando vagare l’attenzione per un momento. Poi si riporta gentilmente l’attenzione sul respiro, contando di nuovo fino a 21. Riposate di nuovo poi ripetete il ciclo per la durata della vostra sessione di meditazione. Progredirete velocemente riuscendo a concentrarvi sulle respirazioni in questo modo. Dopo un po’ di tempo, una volta che vi siete abituati alla concentrazione potete smettere di usare un oggetto di concentrazione esterno. Invece potete cominciare a concentrarvi sulla mente stessa. A questo punto potete concentrarvi anche sui momenti passeggeri della mente. Prima di iniziare questa pratica più avanzata dovreste dedicarvi ad allenarvi nella concentrazione di shamatha. In seguito, quando la concentrazione è stabile, potete iniziare a meditare sulla mente in sé.
Che cosa bisogna considerare ancora per quanto riguarda shamatha? La maggior parte di voi ha già sentito dire che la posizione in cui si è seduti è importante. Occorre essere comodi, ma vigili, su un cuscino sul pavimento, oppure su una sedia. State anche attenti alla dieta. Mangiare molti cibi elaborati può intorpidire, provocando sonnolenza durante la meditazione. Però non va bene nemmeno diventare deboli mangiando troppo poco. Se il corpo è debole, non avete l’energia di concentrare l’attenzione e restare vigili. Nella meditazione, come in tutte le cose, cercate la via di mezzo.