trascrizione di un insegnamento di Shamar Rinpoche
(Preghiere al Buddha Shakyamuni e a Manjushri)
Inizierò con una breve istruzione sul voto del Bodhisattva e poi vi darò il voto.
Bodhi significa “Illuminazione’’ e sattva significa una mente impegnata all’Illuminazione, o una mente che ha il coraggio di ottenere l’Illuminazione.
I tre tipi di Bodhisattva
Ci sono tre tipi diversi di Bodhisattva a seconda della propria motivazione. La motivazione di un pastore è di prendersi cura prima delle pecore, poi di se stesso. Un Bodhisattva con la motivazione di un pastore cerca perciò di liberare prima tutti gli esseri senzienti, e poi di ottenere l’Illuminazione per se stesso. Il secondo tipo di Bodhisattva è come un traghettatore o un marinaio, dove tutti, compresi se stessi, si trovano su una barca e attraversano insieme le acque per raggiungere l’altra riva. Il terzo è come un re, in cui uno prima diventa re e poi protegge il suo popolo.
Queste tre motivazioni distinte entrano in gioco solo quando un Bodhisattva ha raggiunto il livello più alto del sentiero dell’Accumulazionee del sentiero dell’Unione o sentiero dell’Applicazione. Solo quando arriva a questi livelli di realizzazione ha una certa libertà di scelta su come procedere attraverso i livelli dei Buddha, o della Bodhi. Fino a quel momento, un Bodhisattva abbraccia una di queste tre motivazioni come impegno interiore.
Quando un Bodhisattva raggiunge il livello finale della pratica della concentrazione, la sua mente sarà molto flessibile e potente, molto chiara e stabile. Con il supporto di questa stabilità mentale, la sua mente svilupperà la prajna, cioè la saggezza. Questa mente di saggezza è come una luce brillante che dissipa l’oscurità. In questo contesto, prajnasignifica Lhaktong, “intuizione’’ o “assorbimento meditativo nella perfezione della saggezza’’. Tuttavia, non è ancora su nessuno dei bhumidel Bodhisattva. Il Bodhisattva userà la prajna per colpire le diverse contaminazioni come se fossero altrettanti bersagli, per incendiarli ed eliminarli. In altre parole, applicherà la sua saggezza contro i diversi nyönmongpa, cioè contaminazioni, stati mentali disturbanti. Come puntando un faro su ciascuna contaminazione, così diventa capace di conoscerle una a una, conoscendone l’essenza. La prajna elimina le contaminazioni come la luce scaccia il buio.
C’è comunque un piccolo attaccamento al corpo che non viene preso di mira per l’eliminazione. Invece, il Bodhisattva lo conserva per utilizzarlo. È il desiderio tra il sesso maschile e femminile. Il desiderio sessuale è la causa della rinascita, anche se una rinascita buona o cattiva dipende da altri karma. Il desiderio sessuale per la rinascita non si riferisce a nessun comportamento sessuale scorretto. È il desiderio sessuale naturale, che i Bodhisattva utilizzano per il fine della rinascita. Perciò i Bodhisattva con la mente di un pastore lo usano. Vogliono rimanere più a lungo nei regni degli esseri senzienti. Desiderano restare con gli esseri per aiutarli. Perciò non elimineranno particolarmente questa abitudine dalla loro mente. In ogni caso, questo non significa affatto che vi si abbandonano in modo incontrollato.
Gli Arhat del Theravada, d’altro canto, si allenano a eliminare tutto, a recidere qualsiasi causa di rinascita. La loro realizzazione si compie in modo completo, raggiungendo un livello chiamato “nessun ritorno nel samsara’’. Non essendo molto coinvolti con gli esseri senzienti, gli Arhat non hanno accumulato merito in modo coscienzioso, dal momento che il merito deriva dall’estendere l’aiuto agli esseri senzienti.
Le cause principali dell’essere di aiuto agli esseri senzienti si presentano in due modi. Il primo è tramite la dedica dei meriti: si esprimono desideri di essere utili per se stessi e si esprimono desideri che sono benefici per gli esseri. Per esempio: “Vorrei essere così e così, al fine di essere di aiuto agli esseri senzienti’’. Nel testo di Shantideva Guida allo stile di vita del Bodhisattva, c’è un capitolo su come esprimono gli auspici i Bodhisattva. La seconda causa è aiutare attivamente gli esseri per mezzo di azioni concrete: dal dare da mangiare agli animali, fino alla pratica della generosità illimitata.
Unendo le cause e gli auspici e usando il desiderio naturale della rinascita, i Bodhisattva rinascono spontaneamente nei diversi regni per aiutare gli esseri senzienti. Sono delle imprese molto difficili perché i Bodhisattva devono affrontare delle dure prove nei regni del samsara. Aiutare gli esseri senzienti è difficile, non è vero? Ma più ci si confronta con le difficoltà, più si accumulano meriti. Allora di conseguenza i meriti vi sostengono nel raggiungere i bhumi. Quando li raggiungete, la capacità di aiuto diventa ancora più potente. Quando diventate un Buddha, l’aiuto che potete estendere agli esseri senzienti è senza limiti.
Il secondo tipo di “eroe’’ Bodhisattva è il Bodhisattva con la mente di un traghettatore. Quest’ultimo non pospone il raggiungimento dei bhumi. È coinvolto nei regni degli esseri senzienti e senza esitare affronta le difficoltà per aiutare gli altri. Ma non cerca di restare più a lungo nei regni degli esseri senzienti. Per lui, aiutare gli altri e raggiungere la propria Illuminazione vanno di pari passo.
Il Bodhisattva con la mente di un re è il meno coraggioso dei tre. Ritiene di non poter restare coinvolto nei regni degli esseri senzienti per molti, molti kalpa. Quindi usa la prajna per eliminare tutte le cause che fanno rimanere nel samsara, e cerca di raggiungere il primo bhumi nel minor tempo possibile. Quando lo raggiunge, il suo aiuto nei confronti degli esseri senzienti diventa spontaneo. In altre parole, invece di trascorrere una vita dopo l’altra nei regni degli esseri senzienti, il Bodhisattva con la mente di un re si impegna per raggiungere il primo bhumi. “Prima diventerò re, poi aiuterò gli esseri senzienti’’. I Bodhisattva con la mente di un re cercano quindi di realizzare velocemente i sentieri dell’Accumulazione, dell’Applicazione e della Visione. Questo non vuol dire che non aiutano gli esseri mentre si trovano su questi sentieri. A differenza dei praticanti Theravada, i Bodhisattva con la mentalità del re continuano a interagire con gli esseri senzienti, aiutandoli sempre.
I Bodhisattva con la mente di un pastore e i Bodhisattva con la mente di un traghettatore restano più lungo sul sentiero dell’Accumulazione e il sentiero dell’Applicazione. Tutti e tre i Bodhisattva intendono dare agli esseri senzienti sia il beneficio temporaneo, sia il beneficio ultimo. Il beneficio ultimo è la liberazione dal samsara. Il beneficio relativo, o temporaneo, è tutto ciò di cui gli esseri hanno bisogno.
Quando si riceve il voto del Bodhisattva
Ricevere il voto del Bodhisattva significa prendere l’impegno di diventare un Bodhisattva, uno dei tre tipi che ho appena descritto. La scelta dipende dal coraggio che avete. Quando all’inizio prendete la decisione, è uno stato mentale molto potente. È la causa principale che definisce il tipo di Bodhisattva che diventerete. In base a questo vi svilupperete in quello che desiderate! Quindi il primo desiderio è molto importante.
Che decidiate di essere un Bodhisattva con la mente di un pastore, un Bodhisattva con la mente di un traghettatore o un Bodhisattva con la mente di un re, è una scelta che dipende da voi e non occorre che me lo diciate. Ma quando pronuncerò le parole, mentre ripetete dopo di me esprimete l’impegno. “Raggiungerò l’Illuminazione al fine di aiutare gli esseri senzienti come i Buddha del passato, i Buddha del presente e i Buddha del futuro, come i Bodhisattva del passato, i Bodhisattva del presente e i Bodhisattva del futuro. Seguirò il loro cammino per aiutare gli esseri senzienti’.
Prima esprimete il desiderio e l’impegno alla pratica dei Bodhisattva. Poi ripetete le parole dopo di me tre volte e ricevete il voto del Bodhisattva.
Bodhicitta relativa è un atteggiamento mentale di autentica compassione e gentilezza amorevole nei confronti degli esseri senzienti. Bodhicitta assoluta è quella compassione che è influenzata dalla saggezza e per questo non è così emotiva. È compassione pura, autentica, che non è dualistica.
Tutti i pensieri nella mente e la mente stessa sono privi di ostruzioni. Nessuno esiste in modo solido, perché la natura della mente è la vacuità. La compassione autentica non è emotiva, e non è nemmeno una sensazione o un sentimento che vi fa piangere tutto il giorno e non vi fa dormire la notte. Conoscendo la natura di vacuità della mente, sviluppate una compassione che non è emotiva, distaccata da qualsiasi aggrapparsi a sé. È l’aggrapparsi a sé dove c’è un “io’’ che dà origine al vostro attaccamento al corpo e ai sentimenti. La compassione basata su questo aggrapparsi a sé è emotiva, è quella che fa piangere.
Ogni volta che do insegnamenti sulla compassione agli occidentali, faccio l’esempio di quella studiosa che andò in Africa a salvare i gorilla. La sua compassione si era rivelata molto emotiva e lei lottò aggressivamente contro i bracconieri, con risultati disastrosi. Questa compassione emotiva è molto comune nella gente, e non è il tipo di compassione che dovete incoraggiare.
Conferire e ricevere il voto di Bodhisattva
Come si riceve il voto di Bodhisattva? Primo, dal profondo del cuore, con devozione, fate la richiesta ai Buddha e Bodhisattva. Essi hanno una saggezza senza ostruzioni. Sanno quando un essere vivente sta rivolgendo loro una supplica. Per mezzo della vostra supplica, cooperate a questo processo. Aprite il vostro karma positivo per ricevere le benedizioni dei Buddha e dei Bodhisattva. Qui esprimete un impegno molto prezioso, che è la Bodhicitta, e ricevete il voto del Bodhisattva.
Invitate i Buddha e Bodhisattva, ed essi appaiono di fronte a voi. Anche il maestro, che rappresenta il lignaggio dei Bodhisattva e ve lo trasmette, è di fronte a voi. Insieme, sono i vostri testimoni mentre prendete il voto. Ci sono anche i deva, gli esseri nei regni celesti, che si trovano a un livello superiore al nostro. Anche loro hanno un certo potere mentale di conoscenza. Sanno che cosa state facendo. Sanno che ora state adottando questa preziosa attitudine e promessa. Anche questi esseri-deva positivi si rallegrano del vostro merito e lo sostengono. Invitate tutti loro a essere i vostri amici e sostenitori mentre attivate la vostra Bodhicitta.
Prima offriamo la Preghiera in Sette rami. Di solito la ripetiamo tre volte. Ripetiamola una volta in tedesco e due volte in tibetano, perché sappiate il significato di quello che dite.
(La Preghiera in Sette rami viene offerta tre volte)
Ora, per ricevere il voto del Bodhisattva, eseguite tre prosternazioni ai Buddha, Bodhisattva e al maestro spirituale.
Poi vi inginocchiate eseguendo la mudra del rispetto.
Prima c’è il voto del Rifugio. Per chi è sul sentiero del Bodhisattva, il voto del Rifugio significa: “Seguirò il Buddha, Dharma e Sangha finché raggiungerò la completa Illuminazione’’.
(Viene trasmesso il Rifugio)
Ora, il voto del Bodhisattva: come ho già spiegato, prendete la decisione e poi esprimete l’impegno.
(Viene trasmesso il voto del Bodhisattva)
Ora eseguite ancora tre prosternazioni, poi sedetevi.
Reciterò alcune preghiere e auspici, chiedendo agli esseri dei regni dei deva di rallegrarsi per il vostro merito. Allo stesso tempo, anche voi esprimete lo stesso desiderio. Poi, esprimete l’auspicio che tutti gli esseri senzienti diventino Bodhisattva e ottengano l’Illuminazione.
… Avete così ricevuto il voto del Bodhisattva.
Mantenere il voto
Questo voto può essere danneggiato quando provate una forte rabbia verso altri esseri. Potete ripristinarlo riprendendolo di nuovo davanti al maestro. In alternativa, potete invitare tutti i Buddha e i Bodhisattva nella vostra visualizzazione, e riprendere il voto da soli, in loro presenza. In questi modi potete restaurare il voto. È ovvio che non dovete prendere l’abitudine di infrangerlo e poi riprenderlo.
Più avanti, imparerete la pratica di Tonglen (la pratica compassionevole di dare e prendere). Quelli di voi che l’hanno già imparata dovrebbero praticarla. Quelli che non l’hanno ancora imparata la impareranno nell’ambito del programma Bodhi Path. Riceverete anche insegnamenti approfonditi sulla pratica di Lojong (allenamento mentale).
Da oggi in poi, vi sarà molto utile estendere la Bodhicitta più che potete. La mente è mente, perciò quando pensate molto alla Bodhicitta, quando vi concentrate il più possibile su una mente di compassione e gentilezza amorevole nei confronti degli esseri senzienti, allora la mente si trasformerà in questa natura. È molto utile leggere il libro di Shantideva, Bodhicaryavatara – guida allo stile di vita del Bodhisattva.
Leggete dei libri che parlino in modo conciso dei precetti del Bodhisattva. È utile leggere Il prezioso ornamento della liberazione, di Gampopa. È utile sapere che cosa disse a proposito dell’ingannare gli esseri senzienti e ingannare i santi maestri.
Gampopa spiegò anche perché non bisogna spingere gli altri a rammaricarsi di ciò di cui non si deve provare rammarico, come nel prendere il voto di Rifugio o di Bodhisattva. Se dite a una persona: “è uno sbaglio, hai fatto un errore’’, allora la fate pentire. Questo è sbagliato, e il voto del Bodhisattva è infranto. È sbagliato anche parlare in modo negativo del Buddha, Dharma e Sangha. Come ho già spiegato, il Sangha sono coloro che si trovano sui livelli avanzati del sentiero.